Investire nella ricerca di base non solo stimola la competitività industriale, ma permette di rispondere a emergenze globali come la salute, i cambiamenti climatici e la transizione energetica. Le Grandi Infrastrutture di Ricerca (Large Research Infrastructure - LRI) sono elementi fondamentali in questo contesto, promuovendo il progresso scientifico e la collaborazione internazionale per risolvere sfide globali. Offrono risorse e piattaforme collaborative su larga scala per scoperte rivoluzionarie, permettendo di andare oltre i cicli di innovazione a breve termine e spingere in avanti la frontiera scientifica e tecnologica di medio lungo periodo.

Tuttavia, esiste un'importante lacuna conoscitiva nell'analisi degli impatti delle LRI. Per rispondere a questa esigenza, lo Studio "G7 Large Research Infrastructures: Synergies and Impact on Science and Society", realizzato da TEHA Group in partnership con il Ministero dell’Università e della Ricerca e l'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN), con il supporto di Hewlett Packard Enterprise, si propone di sviluppare un quadro analitico per quantificare e qualificare gli impatti economici, scientifici, tecnologici, geopolitici e sociali delle LRI nei Paesi del G7.

Condotto nell'ambito della Presidenza italiana del G7 nel 2024, lo studio sottolinea l'importanza strategica delle LRI per la ricerca e l'innovazione, offrendo raccomandazioni per massimizzare l'efficienza e l'efficacia di queste infrastrutture alla luce di un quadro geopolitico e tecnologico in rapida trasformazione, a partire dalla rivoluzione dell’Intelligenza Artificiale. Lo studio è stato reso possibile grazie al contributo di illustri studiosi ed esperti, tra cui Fabio Fava (Professore all'Università di Bologna e Rappresentante Ufficiale Italiano per il G7 Scienza e Tecnologia 2024), Massimo Florio (Professore all'Università di Milano) e Giorgio Rossi (Professore all'Università di Milano e Rappresentante dell'Italia nel Group of Senior Officials (GSO) sulle Infrastrutture di Ricerca), in qualità di Advisor Scientifici dell’iniziativa. Il progetto ha anche previsto una importante azione di ingaggio di stakeholder di alto livello del mondo della ricerca e delle LRI di tutti i Paesi G7, organizzando tre tavoli di lavoro che hanno coinvolto 65 tra esperti, vertici di infrastrutture di ricerca e di rilevanti aziende.

Lo Studio è stato presentato il 29 ottobre 2024 nell'ambito della “G7 Conference on Large Research Infrastructures”, organizzata a Su Gologone (Nuoro, Sardegna) e co-organizzata dal Ministero dell'Università e della Ricerca con l'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN), per indagare il ruolo critico che le grandi infrastrutture di ricerca svolgono nel progresso della conoscenza scientifica, nonché le loro implicazioni economiche, sociali e geopolitiche, con particolare attenzione ai membri del G7.