Floating Offshore Wind Community

Piattaforma tematica che evidenzia il contributo dell'eolico offshore galleggiante al processo di decarbonizzazione del Paese e le ricadute di questa tecnologia sull'economia italiana e le filiere locali.

La Missione

Sensibilizzare l’opinione pubblica e la politica sull’eolico offshore galleggiante e costruire una strategia comune per facilitare la diffusione di questa prossima frontiera della produzione energetica in Italia.


La Floating Offshore Wind Community è un'iniziativa lanciata durante il 49° Forum di Cernobbio da The European House - Ambrosetti, in collaborazione con Acciaierie d'ItaliaRenantis, BlueFloat Energy, e Fincantieri.

Grazie alle caratteristiche morfologiche ed alla conformazione dei fondali marini, il nostro Paese ha un enorme potenziale per l’installazione di eolico offshore galleggianteNel corso dei suoi primi tavoli di lavoro, la Community ha messo in luce alcune questioni aperte da affrontare per permetterne lo sviluppo in Italia. Anzitutto, manca l’individuazione di un obiettivo ambizioso, che dovrebbe essere pari ad almeno 20 GW al 2050, che incentivi gli investitori nello sviluppo di questi progetti. Manca, inoltre, una pianificazione strategica dello spazio marittimo: coerentemente con l’obiettivo di 20 GW al 2050, essa deve identificare, soprattutto nei mari di Sicilia, Sardegna e Puglia, delle aree che per numero e dimensioni permettano questi sviluppi. Un’ulteriore sfida è quella di efficientare gli iter autorizzativi – ad oggi, i progetti di eolico offshore richiedono tempistiche lunghe,includendo le attività organizzative legate alla filiera e al sito costruttivo. È inoltre auspicabile definire sistemi incentivanti a livello Paese che permettano uno sviluppo concorrenziale dell’eolico galleggiante, oltre ai necessari interventi per ampliare la capacità di rete a livello Paese.

Come atto conclusivo della prima annualità, la Community si è ritrovata a Roma il 2 febbraio 2024 per una Tavola Rotonda volta a condividere i risultati e gli approfondimenti svolti con grande dettaglio dalla Community. L'evento ha coinvolto un numero selezionato di stakeholder in un dibattito strutturato con l’obiettivo di dare un contributo alla possibilità per il nostro Paese di cogliere importanti opportunità industriali.



Perché oggi è fondamentale parlare di energia eolica (soprattutto offshore)?

L’energia eolica può contribuire alla decarbonizzazione

L’Italia ha registrato un aumento significativo della capacità installata di rinnovabili nel 2022, ma è necessario accelerare ulteriormente per raggiungere gli obiettivi al 2030, in particolare per l’eolico (il tasso di installazione annuo deve aumentare di 4 volte, vs 3 volte per il fotovoltaico). L’energia eolica, soprattutto offshore, è una fonte complementare in grado di contribuire al phase-out delle fonti fossili e al raggiungimento degli obiettivi di politica energetica al 2030 e al 2050.

Le grandi potenze stanno investendo in eolico offshore

Le aziende energetiche e i governi stanno espandendo i loro portafogli di eolico offshore a livello globale, con la Cina come leader di mercato (più che raddoppiando la capacità di eolico offshore del secondo mercato più grande, il Regno Unito). La Germania ha la più alta capacità installata di eolico offshore nell’Unione Europea, con oltre 8 GW installati, mentre in Italia la capacità installata di eolico offshore è di 30 MW (0,2% rispetto a UK e 0,4% rispetto alla Germania).

L’Italia è il 3° mercato potenziale al mondo per eolico offshore galleggiante

Il 99% della capacità eolica offshore in UE-27 è rappresentato dalla tecnologia offshore a fondo fisso. Lo sviluppo della tecnologia offshore galleggiante può sbloccare il potenziale di aree marine con acque profonde, dove la forza del vento è più forte e gli impatti ambientali più bassi. Sardegna, Sicilia e Puglia sono le Regioni italiane con il più alto potenziale di eolico offshore galleggiante e quindi possono fare leva su questa tecnologia per colmare il gap di adozione delle energie rinnovabili (in particolare, Sardegna e Sicilia dovrebbero aumentare la propria produzione del +128% e del +115% per raggiungere gli obiettivi attuali).

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