06 Maggio 2024
Il Festival del Cambiamento, promosso e organizzato dalla Camera di commercio Venezia Giulia in collaborazione con The European House – Ambrosetti, è un appuntamento ricorrente con la vocazione di intercettare e anticipare i grandi cambiamenti nella società e nell’economia, massimizzando il coinvolgimento di imprese, istituzioni, università e società civile, per favorire l’elaborazione di proposte e idee innovative per orientare il futuro del nostro Paese.
La sua 3^ edizione è stata realizzata dall’Ente camerale con il contributo del Comune di Trieste, della Fondazione CRTrieste, della Fondazione Cassa di Risparmio di Gorizia, di Alpe Adria Global Intermodal Logistics e con il sostegno di Intesa Sanpaolo, e il patrocinio della Regione Friuli Venezia Giulia, di Unioncamere, del Comune di Gorizia, dell’Università degli Studi di Trieste e della Sissa. Media partner dell’evento, il Corriere della Sera e Wired Italia.
In questa edizione il focus è stato su due macrotemi: le nuove professioni e mestieri, e la geopolitica dell’algoritmo.
Il 6 maggio 2024 a Trieste, il dibattito si è focalizzato sulle professioni del futuro, con un’attenzione anche a quelle che stanno scomparendo. Per fornire dei dati a uso del dibattito, è stato presentato “Le professioni e i mestieri del futuro: le implicazioni per il territorio della Venezia Giulia”, il Position Paper realizzato dalla Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura Venezia Giulia in collaborazione con The European House - Ambrosetti. Il tema del lavoro e dei mestieri nel mondo che verrà è più che mai fondamentale in un’epoca di profondi e rapidi cambiamenti: oltre a delineare lo stato dell’arte e identificare gli ambiti di intervento a partire dal sistema della formazione e di aggiornamento delle competenze, il documento interroga anche sul ruolo e sul posizionamento rispetto al nuovo grande game changer globale, ossia l’integrazione nel mondo del lavoro delle nuove tecnologie 5.0, e in particolare dell’Intelligenza Artificiale, non inteso come strumento che sottrae posti di lavoro, ma come leva strategica che può rendere più efficiente l’attività individuale, migliorare le performance dell’impresa e creare professioni che oggi ancora non esistono.
“Un dato che emerge con forza è quello della necessità di investire maggiormente in formazione, ambito in cui il nostro Paese non eccelle, mentre il Friuli Venezia Giulia si distingue per un sistema formativo di buon livello. Calcoliamo che nei prossimi cinque anni avremo bisogno di circa 7 milioni e mezzo di persone già formate per affrontare questi nuovi mestieri. Il nostro scopo è di dare alle imprese, alla politica e al mondo dell’istruzione gli elementi per tarare e riposizionare la formazione e il lavoro delle aziende”, ha commentato Antonio Paoletti, Presidente della Camera di commercio.
“L’IA non deve essere intesa come un fattore di distruzione – ha spiegato Lorenzo Tavazzi, Senior Partner e Responsabile Area Scenari e Intelligence di The European House - Ambrosetti – di posti di lavoro, ma uno strumento al servizio del lavoratore per rendere più efficiente l’attivitàindividuale e migliorare le performance dell’impresa (in termini di riduzione di tempo e costi, personalizzazione dell’offerta/produzione, maggiore fidelizzazione dei clienti) o da applicare a quei mestieri che gli individui non sono più disposti a svolgere Tra i settori, finanza e Infomation and Comunication Technology (ICT) potranno ottenere i maggiori benefici dall’adozione di soluzioni di IA Generativa, mentre tra le professioni ne beneficeranno soprattutto i ruoli impiegatizi (in media caratterizzati da attività più routinarie e svolte al computer), dirigenti e professionisti”.
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Prima giornata
Il 7 maggio 2024, a Gorizia, si è parlato della geopolitica dell’algoritmo, che non solo riguarda la nostra vita quotidiana ma può condizionare il pensiero politico, la diplomazia internazionale, le elezioni, e le imprese. Partendo da "La geopolitica dell'algoritmo", lo studio realizzato da TEHA in collaborazione con la Camera di commercio Venezia Giulia, con i contributi di esperti di livello nazionale e internazionale e l’intervento del Ministro degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale, Antonio Tajani, si è analizzata la crescente intersezione tra geopolitica e tecnologia, e perché è essenziale iniziare con la definizione di una “geopolitica digitale”.
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Seconda giornata