04 Settembre 2022
Anche nel 2022 l’Italia si riconferma al 19° posto nella classifica del GAI di The European House - Ambrosetti, ma tornano a crescere investimenti dall’estero e turismo.
Come ogni anno, al Forum di Cernobbio è stato presentato un aggiornamento del Global Attractiveness Index, piattaforma di misurazione dell’attrattività-Paese che mette a confronto 148 economie, pari al 95% della popolazione mondiale e il 99% del Prodotto Interno Lordo. Lo Studio è stato realizzato con il supporto di Philip Morris Italia e Toyota Motor Corporations.
L’elaborazione della classifica 2022 avviene in un momento storico estremamente delicato che pone nuove sfide globali per imprese e Istituzioni. Dopo la crisi mondiale causata dalla pandemia da Covid-19, l’anno in corso si è aperto con un nuovo punto di rottura nell’equilibrio geopolitico che rappresenta fonte di preoccupazione e instabilità per le economie mondiali e soprattutto per l’Italia e l’Europa: la guerra russo-ucraina scoppiata il 24 febbraio 2022.
Da un punto di vista statistico, il GAI è costruito a partire dalla riclassificazione dei KPI nei seguenti sotto-Indici: un Indice di Posizionamento (IP), un Indice di Dinamicità (ID), un Indice di Sostenibilità (IS), un indice relativo alle Aspettative di Crescita. Per la settima edizione, è stato aggiunto un Indice di Esposizione al Conflitto, che misura il grado di dipendenza economica di un Paese con le aree direttamente coinvolte nel conflitto in corso in Est Europa.
I principali risultati del Global Attractiveness Index 2022
Su 148 Paesi, solo 7 si posizionano nella fascia dell’alta attrattività (pari al 4,7% del totale), 9 presentano un livello di medio-alta attrattività (6,1%), 47 hanno una medio-bassa attrattività (31,8%), e i restanti 85 hanno una bassa attrattività (57,4%).
Germania, Stati Uniti e Hong Kong sono in cima alla classifica del GAI, mentre l’Italia è al 19° posto, nella fascia della medio-bassa attrattività. L’Innovazione è la macro-area in cui l’Italia è posizionata meglio, mentre l’Efficienza è l’ambito in cui ottiene il risultato peggiore, a causa della crescita del tasso di disoccupazione (+0,2%) e dell’entrata di 7 nuovi Paesi nel Rule of Law Index, tutti con uno stato di diritto più avanzato di quello italiano.
Allo stesso tempo, l’Italia sta però riacquistando attrattività sui mercati internazionali in termini di investimenti dall’estero, con una variazione di ben +108 posizioni rispetto all’anno precedente. Questo balzo deriva principalmente dal recupero dopo il crollo di investimenti esteri a causa della pandemia nel 2020, in cui figurava tra i Paesi a maggior rischio sia per l’altissima intensità del contagio sia per la fragilità del sistema economico del Paese. L’Italia ha inoltre assistito ad una forte ripresa dei flussi turistici che, dopo il crollo del -57,6% in periodo pandemico, è cresciuto di +41,2% nel 2021.
Suggerimenti di intervento
Alla luce di questi dati, l’Advisory Board del GAI suggerisce delle azioni per assicurare una maggiore attrattività e crescita economica e sociale del Paese, tra cui:
- riforma del sistema della formazione, sia formale (scuole superiori e università) che professionalizzante (lifelong learning), come chiave per raggiungere una crescita sostenibile
- riduzione del peso fiscale che grava sui salari, incentivando la crescita dei salari sia medio-bassi che per professionalità specializzate, con benefici in termini di crescita dei consumi aggregati, attrattività dei talenti dall’estero, retention dei laureati in Italia e di mitigazione del fenomeno dell’inattività di giovani e donne in Italia
- intervento sulla burocrazia volto alla riduzione dei tempi necessari all’esame e all’autorizzazione dei progetti e degli investimenti privati nella direzione della transizione ecologica, combattendo la cultura NIMBY (Not in my back yard) a livello regionale.
Per approfondire, scarica il Rapporto completo: "Global Attractiveness Index 2022 - Il termometro dell’attrattività di un Paese"
Rassegna stampa
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