07 Aprile 2023
Immagine ufficiale WHO
Si celebra oggi la Giornata Mondiale della Salute 2023, istituita dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) nel 1948. Il tema della 75^ edizione è "Health For All", “Salute per tutti”, sottolinea l'impegno dell'OMS affinché chiunque possa "ricevere i servizi sanitari essenziali in un mondo prospero e sostenibile".
Anche la Costituzione italiana con l’articolo 32 ricorda come “la Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti”, ma nel nostro Paese permane un elevato grado di difformità in termini di garanzia dei Livelli Essenziali di Assistenza (prestazioni e i servizi che il Servizio sanitario nazionale è tenuto a garantire a tutti i cittadini, gratuitamente o dietro pagamento di un ticket) da parte delle Regioni, soprattutto quelle del Sud e in Piano di Rientro.
Spesso si pensa che la salute sia soltanto il risultato di decisioni e azioni implementate nell’ambito sanitario. In realtà i determinanti di salute, che influenzano lo stato di salute di un individuo e, più in generale, di una comunità o di una popolazione, sono comunque il risultato di una combinazione di molti fattori: genetica, stile di vita, reddito e livello di istruzione, ma anche il contesto politico, sociale ed economico in cui si è inseriti e l’ambiente.
Tra i determinanti, quelli ambientali stanno assumendo una rilevanza sempre maggiore a cominciare dall’inquinamento e dal cambiamento climatico. Il Think Tank Meridiano Sanità ha sviluppato, nel corso del 2022, 3 Indici che offrono una valutazione multidimensionale delle performance dei sistemi sanitari europei, inserendo per la prima volta anche un Indice dei Determinanti di Salute, che si pone l’obiettivo di valutare gli impatti dei fattori individuali, socio-economici e ambientali sullo stato di salute della popolazione.
La salute dei cittadini può subire impatti negativi nel medio-lungo periodo a causa di performance peggiori della media europea, sia per l’Indice dei Determinanti di salute che per l’Indice di Mantenimento dello stato di salute (il cui scopo è quello di fornire una valutazione di merito sulle capacità dei sistemi di mantenere o migliorare nel prossimo futuro i risultati di salute raggiunti finora). Tale scenario dovrebbe stimolare, già nell’immediato, azioni di politica sanitaria e non solo, secondo l’approccio “Health in all policies”, per cercare di invertire questa tendenza.
Il potenziamento e sviluppo del SSN deve partire dalle nuove esigenze dei cittadini: una popolazione che invecchia sempre più porta con sé un aumento delle malattie croniche non trasmissibili, una maggiore necessità di domiciliarizzazione delle cure e di servizi di long term care. All’aumento dei fabbisogni di salute occorre rispondere con un potenziamento del personale medico e infermieristico e delle strutture sul territorio, lasciando agli ospedali la gestione delle urgenze e delle situazioni a elevata complessità. Nel potenziamento del territorio, anche le farmacie possono dare un contributo importante attraverso l’erogazione di servizi sanitari di prevenzione primaria e secondaria oltre alle attività di supporto nella gestione delle cronicità. Non vanno inoltre dimenticati il rafforzamento delle infrastrutture e la digitalizzazione dei servizi sanitari.
Le attività di promozione e prevenzione (primaria e secondaria) risultano fondamentali per aumentare gli anni vissuti in buona salute. Interventi sulla riduzione dei fattori di rischio e il miglioramento della diagnosi precoce permettono di ridurre il peso delle malattie non trasmissibili (in primis tumori e patologie cardiovascolari e cerebrovascolari), responsabili oggi del 93,3% dei decessi e del 90,2% dei DALY. I vaccini, strumento di prevenzione che presenta il miglior rapporto costo-efficacia, consentono di prevenire molte malattie infettive che causano oggi il 2,6% dei decessi e il 3% dei DALY; per quanto riguarda i tassi di copertura vaccinale, per nessuna vaccinazione viene raggiunta la soglia del 95% (target fissato dall’OMS): per la vaccinazione anti-HPV, strumento chiave per contrastare anche i tumori HPV-correlati, non si raggiunge neanche il 35% del cluster dei dodicenni; coperture nettamente inferiori al target si rilevano anche per le vaccinazioni nell’adulto (antinfluenzale, anti-pneumococco e anti-Herpes Zoster). Le azioni di antimicrobial e diagnostic stewardship permettono di contrastare efficacemente l’antimicrobico-resistenza che vede ancora oggi l’Italia primeggiare tra i Paesi OCSE per decessi, DALY e costi associati a questo fenomeno.
Accanto alla Prevenzione, l’Innovazione è il secondo pilastro in grado di generare valore per il cittadino e per il SSN e il sistema-Paese. L’innovazione farmacologica e medicale continua, infatti, a contribuire in maniera significativa al miglioramento della qualità di vita dei cittadini: l’attività di ricerca delle oltre 5.400 aziende impegnate nello sviluppo di nuove molecole nel mondo ha contato nel 2022 oltre 20.000 terapie (valore quadruplicato rispetto al 2001), di cui 7.772 riguardano l’area oncologica, 3.301 quella neurologica e quasi 2.800 quella infettivologica, rispondendo a bisogni di salute ancora oggi insoddisfatti di milioni di pazienti in tutto il mondo.