07 Settembre 2024

I risultati dell’Osservatorio sul Women’s Empowerment 2024

Con la presentazione del Rapporto 2024 al 50° Forum TEHA di Cernobbio, si conclude la terza edizione dell'Osservatorio sul Women’s Empowerment mira a far luce sul progresso dell'empowerment femminile nel mondo, fornendo un'analisi basata su dati chiari e stime d’impatto, che possa informare i decisori politici e i diversi stakeholder attivi in questo campo. 

L'Osservatorio si avvale di due indici compositi: il Women's Empowerment Progress Index (WEPI) e lo EU SheWorks Index, che insieme offrono una valutazione dettagliata dei progressi compiuti dai Paesi europei e del G20 e delle sfide che restano da affrontare. 

  • Il Women's Empowerment Progress Index (WEPI) misura il grado di avanzamento dell’empowerment femminile in ambiti chiave come la partecipazione economica, la rappresentanza politica, l'accesso all'istruzione, la salute e la qualità della vita. Nel 2024, il WEPI vede per la prima volta il Regno Unito come top performer. Questo risultato è dovuto principalmente a una combinazione di due fattori: da un lato, l’aumento della percentuale di donne in posizioni manageriali (40,2% nel 2023 rispetto al 36,5% del 2022), dall’altro un peggioramento più contenuto rispetto ad altri Paesi su alcuni indicatori (ad esempio, occupazione femminile in condizioni di “vulnerabilità”, tempo dedicato al lavoro non retribuito)
  • Lo EU SheWorks Index si concentra specificamente sull'inclusione delle donne nel mercato del lavoro e nelle carriere STEM (Science, Technology, Engineering, Mathematics), settori chiave per il futuro dell'occupazione e dell'innovazione. La classifica del 2024 conferma una forte polarizzazione tra Nord e Sud Europa, con la classifica guidata dalla Svezia, 9 Paesi in leggero miglioramento negli ultimi due anni e l’Italia in quartultima posizione. 

L'edizione 2024 dell’Osservatorio ha inoltre identificato tre aree prioritarie di intervento nel campo dell’empowerment femminile, che possono beneficiare significativamente di una collaborazione efficace tra il settore pubblico e il mondo aziendale: Salute, Sicurezza e Benessere; Empowerment economico; STEM e il Futuro del lavoro.

Il Rapporto esplora in dettaglio queste diverse dimensioni, da un lato fornendo una fotografia sintetica ma esaustiva delle principali aree di criticità e dei punti di attenzione, dall’altro analizzando gli impatti di policy pubbliche e private particolarmente incisive. Tra gli ambiti approfonditi rientrano, ad esempio, l’imprenditoria femminile quale valida opportunità per l’empowerment economico (a patto che non replichi le stesse dinamiche del lavoro dipendente) e per cui si evidenzia una quota nazionale di aziende “rosa” ferma al 22% e concentrata in settori tradizionalmente a prevalenza femminile. In termini di policy, un caso interessante arriva dalla vicina Germania, in cui l’introduzione nel 2015 del salario minimo ha contribuito alla riduzione del gender pay gap, soprattutto tra le posizioni a retribuzione più bassa e a livello regionale.

Sulla base delle analisi e del lavoro condotto, emergono due priorità fondamentali con potenziali effetti win-win, sia per l'inclusione e l'empowerment delle donne che per la società in generale:

  1. Aumentare il tasso di occupazione femminile, facendo della partecipazione al mercato del lavoro un motore chiave per l'empowerment economico e sociale individuale, oltre che un elemento cruciale per uno sviluppo sostenibile e inclusivo
  2. Migliorare la qualità delle condizioni di lavoro per le donne già occupate, partendo dalla tipologia di contratto, dai livelli retributivi e da una maggiore flessibilità orientata a un migliore equilibrio tra lavoro e vita privata e al benessere delle lavoratrici.

L’Osservatorio ha inoltre elaborato 6 proposte chiave per il 2024:

  1. Aumentare la disponibilità e la capacità dei servizi di assistenza all'infanzia, rendendoli maggiormente accessibili anche attraverso un controllo attivo dei prezzi
  2. Potenziare i servizi di prevenzione e protezione contro la violenza di genere (compresa la violenza economica) tramite un incremento delle risorse destinate e l’implementazione di politiche vincolanti
  3. Rendere obbligatorio l’accredito di salari e benefici sociali su un conto bancario intestato unicamente al beneficiario
  4. Preparare la forza lavoro ai cambiamenti futuri garantendo un accesso equo alle opportunità di formazione e crescita professionale e supportando le carriere STEM attraverso un dialogo aperto tra scuola e lavoro
  5. Rafforzare l'alleanza e il sostegno maschile all'equità di genere (anche nella genitorialità), investendo su congedi di paternità obbligatori e attività di ricerca congiunta
  6. Migliorare la trasparenza nei settori pubblico e privato per consentire il monitoraggio dei progressi e informare i decisori politici in maniera efficace.


Un ringraziamento ai Partner che hanno sostenuto la terza edizione: ABB, BGY International Services - Gruppo SACBO, Edison, Generali Italia, Molitoria Umbra, Philip Morris Italia.


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