30 Giugno 2022

Responsabile
Daniela Bianco
La valutazione e il procurement innovativo e sostenibile dei farmaci e dei vaccini: stato dell’arte e prospettive future

La strategicità del procurement in sanità è emersa con forza nelle prime fasi della pandemia da COVID-19, anche se già negli ultimi anni, alla luce degli sviluppi scientifici e tecnologici, era già emersa la necessità di sviluppare nuovi modelli di valutazione e di acquisto

Gli obiettivi fissati nel Piano Nazionale Ripresa Resilienza (PNRR) hanno contribuito a questa transizione: oggi si registra una forte spinta del Paese verso la sostenibilità nel suo insieme. In questo contesto, l’Health Technology Assessment (HTA) – definito dall’International Network of Agencies for Health Technology Assessment come «un processo multidisciplinare che utilizza metodi espliciti per determinare il valore di una tecnologia sanitaria in diversi punti del suo ciclo di vita, il cui scopo è quello di informare il processo decisionale per promuovere un sistema sanitario equo, efficiente e di alta qualità» – rappresenta un approccio multidimensionale e multidisciplinare in grado di misurare il valore sia per i singoli pazienti, che per la società e per il Sistema Sanitario, oltre al valore puramente tecnico e allocativo.

Basare il processo di procurement su valutazioni di HTA potrebbe permettere di andare oltre al concetto di prezzo più basso o di mero costo-efficacia, per tenere conto dell’effettivo valore aggiunto portato da una tecnologia agli utilizzatori finali e a tutti gli stakeholder ad essa associata. In una logica di evoluzione della sanità verso l’approccio value-based, risulta quindi indispensabile sviluppare un modello di procurement guidato da logiche di valore, innovazione e qualità del fornitore, del prodotto e dei servizi, e che possa garantire allo stesso tempo una vera sostenibilità del Servizio Sanitario Nazionale nel suo complesso.


A cura di Daniela Bianco, Partner e Responsabile dell’Area Healthcare di The European House – Ambrosetti