05 Aprile 2024
A distanza di 30 anni dalla sua creazione, il Mercato Unico ha convinto all'unanimità la comunità imprenditoriale dei benefici apportati tanto che, oggi, queste imprese chiedono all’Europa “più mercato”, ma permane un persistente scollamento con le PMI che ne colgono maggiormente gli aspetti legati alle complicazioni amministrative e all’aumento dei costi di compliance.
Oltre alle differenze di percezione, il Mercato Unico si muove a velocità diverse a seconda del settore. In alcuni settori di primaria importanza per il futuro dell'Europa, come l'energia, i trasporti e il settore finanziario, non esiste ancora un vero Mercato Unico Europeo. D'altro canto, la sovrabbondanza di norme, la tendenza all'avversione al rischio e le difficoltà di attuazione contribuiscono ad aumentare i costi di conformità e a creare barriere.
Un nuovo sviluppo del Mercato Unico dovrebbe essere la priorità della prossima Commissione Europea, semplificando il quadro normativo, creando nuove opportunità per finanziare attraverso il mercato i grandi progetti di interesse pubblico europeo, e bilanciando la prevenzione dei rischi con la spinta all’innovazione e la competitività. L’evoluzione del Mercato Unico sarà fondamentale per garantire la sostenibilità dell’economia europea nell’attuale contesto di crisi globali sovrapposte, concorrenza economica e tensioni geopolitiche.
Queste le principali evidenze emerse dalla presentazione del rapporto "The Future of the EU Single Market" (“Il futuro del Mercato Unico Europeo”), avvenuta nel contesto della 35^ edizione del Workshop “Lo Scenario dell’Economia e della Finanza” organizzato da The European House – Ambrosetti.
Il rapporto è frutto di un lavoro di ascolto delle priorità e delle esperienze delle imprese europee che The European House – Ambrosetti ha svolto fra ottobre 2023 e marzo 2024 attraverso le community TEHA Club e TEHA Club Europe. Il Rapporto è volto a delineare problematiche, raccomandazioni e proposte per il miglioramento del Mercato Unico. Il documento è stato condiviso con Enrico Letta, EU Rapporteur sul Futuro del Mercato Unico, incaricato dalla Presidenza del Consiglio Europeo.
Enrico Letta al 35° "Scenario dell'Economia e della Finanza" (Cernobbio, 6 aprile 2024)
Pur riconoscendo il valore del Mercato Unico per l'integrazione economica europea, persistono disparità tra l'impegno delle grandi imprese e quello delle PMI, facendo emergere la necessità di nuove iniziative per migliorarne l'accessibilità. Il Rapporto identifica due questioni fondamentali che le imprese europee si trovano ad affrontare: gli oneri normativi e amministrativi (tra cui la mancanza di armonizzazione e l'assenza di norme in alcuni settori, nonché la sovrabbondanza di norme spesso avverse al rischio in altri) e la necessità di maggiori investimenti nella produttività dell'Unione Europea per affrontare efficacemente i principali progetti sistemici nonché per migliorare la sicurezza economica regionale e la competitività su scala globale.