08 Marzo 2022
Promuovere l’empowerment delle donne non è solo una questione di tutela dei diritti, ma anche un’opportunità di crescita economica per tutti i Paesi. Soprattutto, è un elemento chiave nella ripresa post-pandemica e negli sforzi diretti al raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile.
Le donne sono tra i soggetti più colpiti dalla pandemia, che ha inasprito problematicità già esistenti, ad esempio causando un aumento dei casi di violenza e rendendo più complicato l’accesso a servizi di natura sociale, sanitaria ed educativa. Per un futuro realmente inclusivo e sostenibile, è importante dare un accesso equo a opportunità di studio e lavoro a ragazze e donne, specialmente nel settore STEM, sostenere aziende fondate e guidate da imprenditrici e favorire all’interno delle organizzazioni una leadership femminile. Eliminando il gender gap e introducendo un vero equilibrio di genere nel mercato del lavoro, i Paesi del G20 potrebbero generare un impatto economico del valore di 9 triliardi di dollari, pari all’11,9% del PIL dei venti Paesi.
Durante il G20 Business Advisory Board internazionale organizzato nel maggio 2021 – accompagnato dalla Ministra per le Pari Opportunità e la Famiglia, Elena Bonetti – Ambrosetti Club ha raccolto proposte chiave e suggerimenti d’azione sul tema da parte dei rappresentanti di varie business community. La necessità di un fermo impegno verso l’empowerment femminile è stata ribadita anche nella G20 Rome Leaders’ Declaration, in cui viene posto tra i principali obiettivi da raggiungere.
Nonostante le numerose dichiarazioni e iniziative a sostegno delle donne a livello internazionale, manca una visione d’insieme e orientata ai risultati. Anche laddove già esistano strumenti di monitoraggio e misurazione delle performance e meccanismi di ricompensa per i risultati raggiunti, questi sono ancora insufficienti.
Per questa ragione, una delle linee guida indicate nel documento presentato nel 2021 ai Ministri del G20 era di porre le basi di un Osservatorio permanente dedicato a monitorare i progressi dell’empowerment femminile in tutti i Paesi coinvolti. Oggi, nel 2022, ripartiamo da questo impegno dando avvio a un percorso di analisi, aggiornamento e monitoraggio delle iniziative di women empowerment, basato sul principio dell’accountability e sulla misurazione degli impatti sociali, economici e culturali generati.
L’iniziativa sarà guidata da un Advisory Board di capi azienda e vedrà coinvolte anche figure internazionali di grande prestigio, tra cui Arancha Gonzalez (Dean della Paris School of International Affairs, Sciences Po; già Ministra degli Esteri in Spagna) e Minouche Shafik (Direttore della London School of Economics and Political Science; già Deputy Governor, Bank of England e già Deputy Managing Director, IMF). Al nostro fianco ci sarà, ancora una volta, anche la Ministra Elena Bonetti, assicurando un trait d’union tra il lavoro già svolto lo scorso anno per il G20 e la costituzione dell’Osservatorio.
Il percorso di lavoro 2022 si estenderà tra marzo e luglio di quest’anno. I risultati dell'Osservatorio saranno sintetizzati in un paper strategico e presentati, a cadenza annuale, durante il Forum di settembre a Villa d’Este di Cernobbio.