07 Febbraio 2022

Responsabile
Daniela Bianco
Pandemia COVID-19 e salute mentale: gli impatti sulle donne

La pandemia ha impattato in maniera significativa sul benessere mentale della popolazione di tutte le fasce d’età, ma sono soprattutto le donne a essere più colpite.

I risultati di una ricerca realizzata dall’Università dell'Essex hanno evidenziato il drammatico effetto della pandemia sulla salute mentale delle donne durante il periodo della gravidanza. Da aprile 2020 a gennaio 2021 i casi di depressione e ansia sono più che raddoppiati tra le future mamme. Gli effetti negativi della pandemia sulla salute mentale sono stati evidenziati da numerosi studi: giovani, anziani e donne sono le categorie più impattate. Interruzione delle attività scolastiche, sportive e ricreative, perdita del posto di lavoro, peggioramento delle condizioni economiche, e isolamento sociale, sono solo alcuni dei fattori che hanno generato un peggioramento nello stato di salute mentale.

Per quanto riguarda le donne, gli effetti sono stati ancora più drammatici: per una su due, il lockdown ha avuto un impatto molto negativo sulla propria vita e l’83% ha riportato un peggioramento della propria depressione. Negli uomini le percentuali sono inferiori: solo il 37% riporta sensibili impatti in senso negativo e, di questi, solo il 36% lamenta un inasprimento dello stato depressivo.

A livello lavorativo, una donna su tre dichiara di lavorare più di prima e di non riuscire a mantenere un equilibrio tra il lavoro e la vita domestica. Sempre loro rappresentano la quasi totalità dei nuovi disoccupati in Italia (99mila su 101mila). 

Le ricadute negative si riscontrano non solo nell’ambito lavorativo, ma anche nella sicurezza personale. L’isolamento, la convivenza forzata e l’instabilità socio-economica hanno causato un aumento significativo dei fenomeni di violenza domestica, in Italia e in tutta Europa, con un aumento del +119,6% delle chiamate ai Centri antiviolenza rispetto al 2019.

In Italia, l'Istituto Superiore di Sanità ha promosso la creazione di una rete tra servizi consultoriali, territoriali ed ospedalieri per intercettare e prendere in carico le richieste di supporto da parte delle donne con sintomi di ansia, depressione e disagio psicologico in gravidanza e dopo il parto. Inoltre, ha avviato una raccolta di informazioni sull'impatto della pandemia sulla salute mentale delle donne in gravidanza o con un/a bimbo/a fino ai sei mesi di età. Altri interventi sono in discussione a livello di Governo nel nostro Paese. 

The European House - Ambrosetti prosegue il lavoro e l’impegno avviato con Headway2023, l’iniziativa sulla salute mentale realizzata in partnership con Angelini Pharma avviata nel 2017 con l’obiettivo di contribuire a rafforzare e migliorare i modelli di assistenza alle persone affette da disturbi mentali in Europa e in Italia. Un approccio olistico alla salute mentale, che va dalla sanità al lavoro e al sociale è indispensabile per definire politiche di intervento efficaci e costruire un’azione congiunta. 

Nel 2021, il gruppo di lavoro di “Headway 2023” ha elaborato un’analisi puntuale ("Headway2023 - Mental Health Index") per indagare la salute mentale sotto molteplici punti di vista nei 27 Paesi UE e nel Regno Unito. Lo studio è stato condotto con un approccio ampio, che non si è limitato a esplorare l’aspetto clinico-sanitario ma si è esteso anche ai contesti della società, della scuola e del lavoro, pietre angolari in cui garantire l’attuazione di programmi per il mantenimento della salute mentale, intesa come parte fondamentale del benessere di ogni individuo. 


Qui puoi leggere i principali risultati della ricerca dell'Università dell'Essex (articolo in inglese)