Osservatorio sul Women's Empowerment
Osservatorio permanente e indipendente sull'empowerment femminile nei Paesi del G20 più la Spagna
I Rapporti dell'Osservatorio sul Women's Empowerment
2021
Per la prima volta nella storia, nel 2021, durante l’anno della sua Presidenza italiana, il G20 organizzò una Conferenza interamente dedicata al tema dell’empowerment femminile. Per tale occasione, il TEHA Club lanciò e coordinò un Business Advisory Board, con l'accompagnamento della Ministra italiana per le Pari Opportunità e la Famiglia, Elena Bonetti.
Le analisi e le raccomandazioni realizzate vennero condivise con il Dipartimento per le Pari Opportunità e la Famiglia, che espresse l’intenzione di dedicarsi alla formulazione di politiche di welfare in linea con gli stimoli ricevuti. Gli obiettivi che il Gruppo di Lavoro The European House - Ambrosetti si pone nella sua realizzazione sono:
- analizzare lo stato dell’arte dell’inclusione femminile nel mercato del lavoro nel contesto italiano
- individuare le cause alla base della scarsa partecipazione femminile al mercato del lavoro in Italia
- sviluppare scenari e quantificazioni economiche relativi ad una maggiore partecipazione femminile al mercato del lavoro in Italia
- elaborare proposte di policy e delineare una strategia di breve-medio periodo per raggiungere equità e pari opportunità per le donne nel mercato del lavoro italiano
Il risultato del lavoro e le proposte del Club furono presentate alla Conferenza G20 sull’Empowerment Femminile del 26 agosto 2021 insieme a un Manifesto firmato dai membri dell'Advisory Board.
Approfondisci
Le proposte per un Paese che punti su equità e pari opportunità per le donne nel mercato del lavoro
Il MANIFESTO sull’Empowerment Femminile
2022
In continuità con questi sforzi, nel 2022 The European House - Ambrosetti lancia un Osservatorio permanente e indipendente sull'empowerment femminile nei Paesi del G20 più la Spagna (inclusa come ospite permanente del G20) – in partnership con A2A, ABB, British American Tobacco (BAT), Invesco, Gruppo Mondadori, Oracle e Gruppo Pictet; e con il contributo delle Special Advisor Arancha González Laya (Rettrice della Scuola di Affari Internazionali di Parigi, Sciences Po) e Minouche Shafik (Rettrice della London School of Economics and Political Science).
Buone pratiche
Dall'analisi di più di 50 policy sul women empowerment adottate nei Paesi G20 e in Spagna, abbiamo identificato 6 categorie di best practice.
Aree di intervento
- Equilibrio vita-lavoro
- Definizione di specifici KPI/target
- Corsi di formazione e/o aggiornamento
- Partnership esterne
- Educazione
- Awareness
- Mentorship & sponsorship
Un indicatore per misurare i progressi dell'empowerment femminile
Nell'ambito dell'Osservatorio, abbiamo creato un indicatore composito complesso - il Women's Empowerment Progress Index (WEPI) - che misura, monitora e traccia i progressi dei Paesi del G20 e della Spagna in molteplici ambiti dell'empowerment femminile, con l'obiettivo di promuovere politiche efficaci.
Riconosciuto dalla Commissione Europea
Data la natura e l'obiettivo del WEPI, l'Indice è stato sottoposto all'audit del Joint Research Centre (JRC) del Centre on Composite Indicators and Scoreboards (COIN) della Commissione europea. L'audit fornito dal JRC sottolinea la qualità, l'affidabilità e la solidità concettuale del quadro adottato per l'elaborazione del WEPI.
L'Osservatorio al 48° Forum di Cernobbio
I risultati della prima edizione dell'Osservatorio vengono presentati da Arancha González Laya in occasione della 48^ edizione del Forum di Cernobbio, durante la sessione dedicata al tema della lotta alle disuguaglianze del 2 settembre 2022.
Lo studio evidenzia come il raggiungimento dell'uguaglianza di genere e l'avanzamento dell’empowerment femminile non siano solo una questione di diritti, ma anche un passo fondamentale verso il raggiungimento di uno sviluppo sostenibile – sia in termini di uguaglianza sociale che di crescita economica e competitività dei Paesi.
2023
Nel corso dei lavori per la seconda edizione, l’Osservatorio si è proposto di continuare a misurare il progresso internazionale nell'empowerment femminile e di sistematizzare le buone pratiche, sulla base dei principi di accountability e misurazione degli impatti sociali, economici e culturali.
Sulla base delle attività condotte, sono stati sviluppati due Indici compositi:
Women’s Empowerment Progress Index 2023, aggiornato al 2023, misura, monitora e traccia gli sviluppi nei Paesi G20 e in Spagna, in numerosi domini dell’empowerment femminile, con l’obiettivo di promuovere le politiche vincenti.
La Francia si riconferma in cima alla classifica, seguita da Regno Unito e Australia, mentre in fondo troviamo Turchia, Arabia Saudita e India. L’Italia si classifica sesta, con un punteggio di 83,1 su 100. Uno dei punti di forza del Paese è il numero di posti occupati da donne nei board di società quotate (42,6% vs la media del 26,5% in ambito G20 e Spagna), anche grazie all’attuazione della Legge Golfo-Mosca. Gli aspetti più critici in Italia invece sono il tasso di partecipazione delle donne nel mondo del lavoro (56,4% vs 61,4%), e il numero di donne in posizioni manageriali (28,6% vs 30,9%).
EU SheWorks Index, un nuovo indice creato per evidenziare l’importanza di dare accesso alle donne al mercato del lavoro, con un focus sui Paesi UE-27 e il Regno Unito.
I best performer si concentrano nel Nord Europa, con Svezia, Irlanda e Finlandia nelle prime tre posizioni. Invece, Grecia, Italia e Romania sono agli ultimi tre posti. Con un punteggio di 5,4 su 100, l’Italia ha una quota estremamente alta di donne che hanno un lavoro a tempo parziale involontario, ossia che accettano questa tipologia di contratto perché prive di alternative (52,6% vs 23% in UE), o che non hanno un lavoro a causa di delle loro responsabilità di cura verso la famiglia (3,1% vs 1,2% in UE).
I risultati della seconda edizione dell’Osservatorio permanente sul Women’s Empowerment sono stati presentati da Arancha González Laya durante la 49^ edizione del Forum di Cernobbio, il 1° settembre 2023.
2024
Nella terza edizione, presentata al 50° Forum TEHA di Cernobbio, sono stati ulteriormente sviluppati i due indicatori compositi introdotti nel 2023, che, insieme, offrono una valutazione dettagliata dei progressi compiuti dai Paesi europei e del G20 e delle sfide che restano da affrontare.
Nel 2024, il Women's Empowerment Progress Index (WEPI) vede per la prima volta il Regno Unito come top performer. Questo risultato è dovuto principalmente a una combinazione di due fattori: da un lato, l’aumento delle donne in posizioni manageriali (40,2% nel 2023 rispetto al 36,5% del 2022), dall’altro un peggioramento più contenuto rispetto ad altri Paesi su alcuni indicatori (ad esempio, occupazione femminile in condizioni di “vulnerabilità”, tempo dedicato al lavoro non retribuito).
Lo EU SheWorks Index 2024 conferma una forte polarizzazione tra Nord e Sud Europa, con la classifica guidata dalla Svezia, 9 Paesi in leggero miglioramento negli ultimi due anni e l’Italia in quartultima posizione.
Le best practice a livello corporate incluse nel Rapporto dimostrano come molte aziende siano già attente e preparate sui temi del women empowerment. L'auspicio è che queste esperienze possano alimentare un circolo virtuoso di confronto, ispirazione, scambio e condivisione, incoraggiando altre realtà aziendali a comprendere che è possibile agire concretamente e che, soprattutto, il cambiamento inizia dalle scelte e dalle azioni di ciascuno. Insieme, continuiamo a portare avanti la responsabilità condivisa dell’empowerment femminile, garantendo che le generazioni future ereditino una società più giusta, equa e inclusiva.
Rassegna stampa
- Agenda Digitale - Parità di genere in azienda: una sfida ancora tutta da vincere
- Ansa - Meno lavori, minori guadagni: alle donne vanno offerti tempo e opportunità
- Avvenire - Occupazione femminile e Pnrr. Il Manifesto europeo delle imprese "rosa"
- Fortune - Empowerment, il report di Teha: “Puntare sull’occupazione femminile”
- Grazia - Il passo avanti delle italiane
- Il Corriere della Sera - Lavoro e donne: il divario che ancora frena la crescita
- Il Corriere della Sera - Donne e potere, Italia al quinto posto nel G20
- Il Corriere della Sera - Italia al tredicesimo posto nel G20: ancora molte donne desiderano lavorare ma non possono
- Il Corriere della Sera (La 27esima Ora) - «La violenza di genere impatta sull’economia: pesa 2,5 punti sul Pil»
- Il Fatto Quotidiano - Il rapporto Ambrosetti: con la parità salariale, il Pil del G20 aumenterebbe del 13,6%
- Il Giorno - «Donne al lavoro, un vero affare. È l'ora di cambiare mentalità»
- Il Sole 24 Ore - Gender equal pay is still far. But awareness is rising
- Il Sole 24 Ore - Estirpare la violenza economica richiede un approccio sistemico
- Innovation Post - Uguaglianza di genere, colmare il gender pay gap conviene all’economia
- La Prealpina - Le donne valgono trilioni
- La Repubblica - Italia prigioniera del gender gap: una donna su due assunta part time
- La Repubblica - La twin transition ha bisogno di talenti femminili
- La Repubblica - Dalle quote di genere al gender gap domestico: in Italia quasi una donna su due non lavora
- La Repubblica - Disuguaglianze salariali tra uomini e donne, meno lavori, minori guadagni: l’urgenza di garantire più tempo e opportunità al lavoro femminile
- La Repubblica - Il salario minimo stringe il divario sulla busta paga
- La Svolta - Donne e lavoro: Italia 13° nel G20
- La Svolta - Donne ai vertici: a che punto siamo?
- La Svolta - Asili a misura di Pnrr? Affatto
- Parole di management - Donne in equilibrio